Pepita reloaded
(di Marina Mojana)
Pepita è ritornata con il suo piglio curioso, impavido, netto.
Il grafico personaggio femminile dalle molte sfaccettature caratteriali, ammira, in modo particolare, Giovanna d’Arco e lo spirito dei cavalieri antichi: davanti a un popolo svilito e offeso, di fronte a nemici corrotti e crudeli non si scappa, ma si reagisce! La Pulzella d’Orléans e Pepita sono accomunate dal senso dell’onore, dal rispetto per l’anziano, l’orfano, la vedova, dalla difesa dei più deboli e soprattutto dall’amore di Patria, intesa come luogo di convivenza pacifica e di civiltà. Pepita è affascinata da chi sa ubbidire e comandare al tempo stesso, da chi sa fare squadra (o corpo) e ha una grande causa per cui lottare.
È quindi stato naturale l’incontro di Pepita, eroina del XXI secolo, con l’antica e nobile disciplina delle armi e ancor di più con l’insieme delle forze militari che, di uno Stato, costituiscono il suo Corpo armato: in terra (Esercito), in mare (Marina) e in aria (Aereonautica).
La ricerca è partita dai simboli araldici che contraddistinguono i vari corpi, In particolare l’analisi dettagliata dei motti di ciascuna arma ha permesso a Iaia Filiberti di esaltarne l’eroismo. Con il nuovo progetto artistico dal titolo Pepita reloaded, l’eroina si trasforma, si mette al servizio dell’esercito ed entra in scena, con la sua dirompente personalità e con l’ironia che da sempre la contraddistingue.